venerdì 8 aprile 2011

Sapienza amara



Non sono umano.
Non sono celestiale.
Non sono infernale.
Sono vicino agli dei, con l'orribile consapevolezza di essere solo me stesso.
Diverso non peggiore o migliore di altri, diverso.
Dal cuore forte straziato da lamiere di bronzo del tempo tiranno.
Mille specchi davanti ai miei occhi per vedere alle mie spalle ciò che lascio, camminando rigido su di un pavimento di fine ghiaccio.
Un passo alla volta, spesso rischiando nel continuare i miei intenti.
Sapendo che un giorno spezzerò la lastra, colando a picco come un fiero relitto, portando con me i segreti nel fondale oscuro.

(FOBOS)

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