E così recito in silenzio
questa preghiera senza fede.
Le mani profane cercano:
dove si fermeranno senza
perdersi ancora?
Potrei tessere veli, cantando
senza parole: quanta nostalgia
nei segreti di neve.
Di città in città lascerò un
pensiero, errante il sospiro
si fermerà a ogni ricordo.
L’istante decide l’eterno…
E così quella preghiera mi fa
compagnia,
nenia di notti senza sogni.
Perché i sogni?
Con le dita sfioro la realtà:
unica mia chimera.
(Mariella Soldo)
(tutti i diritti riservati)
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