sabato 26 novembre 2011

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi





Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

questa morte che ci accompagna

dal mattino alla sera, insonne,

sorda, come un vecchio rimorso

o un vizio assurdo. I tuoi occhi

saranno una vana parola,

un grido taciuto, un silenzio.

Così li vedi ogni mattina

quando su te sola ti pieghi

nello specchio. O cara speranza,

quel giorno sapremo anche noi

che sei la vita e sei il nulla.

Per tutti la morte ha uno sguardo.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Sarà come smettere un vizio,

come vedere nello specchio

riemergere un viso morto,

come ascoltare un labbro chiuso.

Scenderemo nel gorgo muti.

(C. Pavese)

domenica 20 novembre 2011

Pallade Atena


Le ragazze innamorate fanno il nido nella notte
e dopo la danza salvifica
trovano riparo nel fondo dei bicchieri,
dove leggono un futuro di sventure da riempire.
Non è mai saggio dimenticare,
lo sa bene il vecchio sciamano
che sfida il vento caldo e le avventure della mente.
E mentre dall'ala destra scivola piano l'acqua fredda
quella sinistra s'incendia senza consumarsi.

Come si fa... a spiegare le nuvole?

(Barbara De Palma)

mercoledì 16 novembre 2011

DEDI-CANTO…




Ho avuto in dono un pennino fatato
figlio dei numeri e delle stelle
con la punta affilata quanto basta
per sferzare colpi leggeri
che incidono segni nell’anima come carezze di mare.
Ho avuto in dono un pennino bianco e nero
che mi ha raschiato il cuore dal fondo dell’inferno
e gli ha ridato gli occhi per guardare la luna,
madre dimenticata, dolce madre.
Ho avuto in dono un pennino sincero…
scivola sul bianco con un nero che non sa mentire,
scrive che la mia “colpa” è in buona compagnia
e a lungo andare forse finirò per credergli.

Ho avuto in dono un pennino con le ali:
lo guarderò dal basso, oggi…
per imparare il cielo di domani.

(Barbara De Palma)

domenica 13 novembre 2011

GIUSTO ALLA META' DI UN VIAGGIO



Riordino i segni e me li porto via
sulla schiena della gazza ballerina
e come niente mi ritrovo a chiedermi
se le è concessa la felicità…
e sorrido alla parola “nessuno”
che fa capolino dal finestrino semi aperto
come il tentativo ultimo dell’ennesima teoria senza corpo.
Gli alberi in fila come scolari della stessa altezza
diligenti fanno da sipario alle nuvole,
ma la scena comincia sempre un metro più su
dove la drammaturgia può diventare estrema
come il Teatro chiede. Come impone.
Il rosso dell’asfalto sotto le mie ruote
e il nero degli uccelli acrobati sulla mia testa
raccolgono in un attimo tutti i colori del mio esistere.
Con questo sole mi è passata la voglia di dormire
anche se sotto sotto il ventre duole.
Il mare è una piuma levigata:
niente temporali annunciati
su questo giorno d’inverno vestito d’estate.
Solo, se non vi disturba troppo,
non venite a chiedermi di me,
e di dove ho perso i miei capelli;
non venite a bussare per avere notizie;
non venite a chiedermi che luogo è questo…
che sono giusto alla metà del viaggio!

(Barbara De Palma)

sabato 5 novembre 2011

Silenzio


Pensieri


La focosa stagione non risparmia nessuno...Osservo che la luna è gravida di sogni, ma partorisce poco. Schiere di stelle le asciugano il sudore; schiere di stelle sorridono alla vista del pancione.
Poco più giù si ferma lo sguardo, su un lampione coperto da una bavosa tela di ragno...E' squallido come un soldato gonfio di boria.
Guardo poco le case questa notte. Guardo poco la strada.
La luna con le mani da contadina trattiene il mio impeto, trattiene il mio sguardo come per dire: " Non posso far nulla!" .
Pallida e innamorata, bianca e sudata...così la mia luna sussurra: " Non ti lascio! Ho anch'io bisogno di te!"