giovedì 21 aprile 2011

Nel nero profondo

                                          (Fotografia:Letizia Lamartire)
 
Giaceva lì, pallida statua spalmata su grigio pavimento. Era lì, soffice creatura neorgastica di morte. Il mio liquido sangue si fece duro sentire. Buttai il nero cuore in un’altra dimensione.
La mia poesia si era suicidata. Le disegnai un sorriso su quelle labbra morenti per ricordarmela ancora più bella. Le lacrime bruciavano.
Indossava scarpe da ballerina macchiate di polvere umana.
La sua anima come marchio bollente sul mio silente corpo.
(Mariella Soldo)

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