Il bianco e il nero come i tasti di un pianoforte, come i film muti degli anni '20, come la somma dei colori o il vuoto di un pozzo dove urla e chiede riscatto la fantasia.
lunedì 4 aprile 2011
Nel nero profondo (Omaggio all'amica Mariella)
Per scrivere dovevamo rubare le parole, sviscerarle, rischiare la vita. Per scrivere dovevamo morire, resuscitare nelle poesie, reincarnarci in nuove forme letterarie. Senza i giudizi trionfanti sulle masse senza pensiero. Per scrivere ci buttavamo dai dirupi, cambiando religione per credere in nuovi paradisi.
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