domenica 24 aprile 2011

Ossessione: il tempo

L’ossessione del tempo
delle stagioni
del vento che manca …
e la brezza non basta
tanto somiglia alla noia …
Che boia!
Una donna … la donna
Che rabbia!
Non pensavo che donna morte avesse tante porte!
Non sapevo … che avesse figlie sparse ovunque
belle, belle davvero, tutte vestite di bianco
per nascondere il nero.

L’ossessione del tempo
di un cielo sempre uguale
che non lascia scampo …
E’ tutto normale …
e la nebbia sale e scende il telone
sulle case, sulle stelle, sulle persone …
su un cantastorie stufo della poca allegria
su un teatro di solitudine
dove aumenta la malinconia.
L’ ossessione del tempo
con la sua ciambella di lardo
di speranze decomposte in bitume
in catrame cupo e sordo
sciolto sulle cose belle come un fiume ingordo.
Ci fosse un pensiero
per dimenticare il tempo
anche un’ ora soltanto
o per l’ ultimo lento
di questo uomo ormai stanco.
(Pennino)

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