sabato 30 aprile 2011

Soliloquio platonico




















Francesco Bortolotti, Soliloquio platonico, 2010, olio su cartone, 50x50 cm

                           

Pipistrello

Lode a te,
marzo imperioso.
S'inchina la comun gente.
Un sole rassicurante è la tua introduzione,
caldo vento la tua rappresentazione.
Simil a mastro pittore tinteggi le vie con nuovi colori.
Rondini, farfalle, margherite son tue ancelle.
Un can che corre,
in aria un pallone,
è la tua meta,
la tua affermazione.
Ma acre per me è il sapor di questo mese.
Il sole scioglie le mie ossa.
Uomo di notte,
uomo di freddo,
questa la mia pulsione.
Muoio ad ogni tuo giorno,
ad ogni primavera,
perchè pipistrello non conosce il variar del vostro tempo.
Per me comprensione nera,
stesso sangue,
mio fratello.


(Poesia tratta da "Ombre", la prima opera poetica di Jacopo Bagaglio)

giovedì 28 aprile 2011

Martha Graham - Night Journey

 
"E così gemeva sul letto
dove infelice aveva generato
marito da un marito, e dal figlio altri figli.
Non siamo riusciti a conoscere il momento della sua morte
che ha seguito presto. "
(Sofocle - L'Edipo Re)

mercoledì 27 aprile 2011

Edward Weston

                                             Edward Weston, Cabbage Leaf, 1931

domenica 24 aprile 2011

Ossessione: il tempo

L’ossessione del tempo
delle stagioni
del vento che manca …
e la brezza non basta
tanto somiglia alla noia …
Che boia!
Una donna … la donna
Che rabbia!
Non pensavo che donna morte avesse tante porte!
Non sapevo … che avesse figlie sparse ovunque
belle, belle davvero, tutte vestite di bianco
per nascondere il nero.

giovedì 21 aprile 2011

Nel nero profondo

                                          (Fotografia:Letizia Lamartire)
 
Giaceva lì, pallida statua spalmata su grigio pavimento. Era lì, soffice creatura neorgastica di morte. Il mio liquido sangue si fece duro sentire. Buttai il nero cuore in un’altra dimensione.
La mia poesia si era suicidata. Le disegnai un sorriso su quelle labbra morenti per ricordarmela ancora più bella. Le lacrime bruciavano.
Indossava scarpe da ballerina macchiate di polvere umana.
La sua anima come marchio bollente sul mio silente corpo.
(Mariella Soldo)

mercoledì 20 aprile 2011

Bella Speranza


BELLA SPERANZA
 
Lasciatela passare la bella avventuriera
sfacciata e battagliera
vestita d’estate
bugiarda e sincera.
Non toccate e guardate
è  la lupa glaciale
che brucia nel tempo
il peccato carnale
di una vita o di un momento.
È l’amante proibita
di ogni storia finita
una canzone perduta
per una fiaba vissuta.
Non toccate e guardate
la bella speranza
che passa sulle vele piegate
della morta innocenza.

Elis Regina, Águas de Março

Notte senza nome (B. De Palma - L. Negro - G. Caragiulo) in semifinale per il Premio Carratta

 
 (Fotografia di Letizia Lamartire)
NOTTE SENZA NOME  (http://www.myspace.com/565907676/music/songs/81167806)   

Elucubrava il mare pensieri senza nome, non era facile sentire il suo dolore.
Negli occhi delle donne veleni e confidenze, tutta una vita per salvare le apparenze
Si! Nel tango della notte…. Tu… sarai maledizione…
Cambiavo spesso nome, cambiavo spesso idea, adesso ciò che resta è dolce panacea
che scende lentamente, ristora la mia sete, ma è solo acqua che non cura le ferite.

martedì 19 aprile 2011

Faust (Murnau, 1926) il buio e la luce....


Il male e il bene, la peste e l’amore sono contrasti e incastri, il bianco e il nero, accentuati da immagini esoteriche al limite della visibilità; spesso ci si lascia confondere dalle impressioni e si finisce per essere rapiti. Quando il Dottor Faust incontra Margherita, improvvisamente, le ombre di Murnau sfumano in ampie lucentezze che traspirano, le immagini si allargano e sembra quasi che la pellicola prenda colore.
Amore e morte sono il dubbio di Faust.

lunedì 18 aprile 2011

E così recito in silenzio


                                         

E così recito in silenzio
questa preghiera senza fede.
Le mani profane cercano:
dove si fermeranno senza
perdersi ancora?
Potrei tessere veli, cantando
senza parole: quanta nostalgia
nei segreti di neve.
Di città in città lascerò un
pensiero, errante il sospiro
si fermerà a ogni ricordo.
L’istante decide l’eterno…
E così quella preghiera mi fa
compagnia,
nenia di notti senza sogni.
Perché i sogni?
Con le dita sfioro la realtà:
unica mia chimera.

(Mariella Soldo)
(tutti i diritti riservati)

Il mimo: ricordo di un' esperienza


Comparve per caso
e mutò
di sillaba il gesto
al passo fugace
immobile,
nel colore del vento
poi
l'inchino a dissolversi
in un viso di cera
- come
un silenzio di mani -
che resta
nell'angolo breve
di una città eterna.

(Good William Mary John)

                                                          

domenica 17 aprile 2011

YOGOTO NO YUME


Yogoto No Yume (Sogno di ogni notte) è un film muto del 1933 diretto da Mikio Naruse, regista prolifico ma incompreso. La storia ruota intorno alla vita di Omitsu, sullo sfondo della Grande Depressione, e sul tentativo di preservare la sua integrità in un mondo corrotto, depravato e giudicante.

I 400 colpi (1959)di François Truffau: scena finale


" Ho cercato a lungo la mia identità, poi un giorno ho iniziato a correre "
I 400 colpi (Les 400 coups) un film di François Truffaut. con Jean-Pierre Léaud, Claire Maurier, Albert Rémy, Jeanne Moreau - Francia 1959.

sabato 16 aprile 2011

Dalla raccolta di Barbara De Palma...

SONO NATA PER NASCERE...
Ogni giorno io nasco...
dal germoglio di una nuova poesia.
Perché vita non oso trovare
se non nella scia di un verso sciolto,
nell'incantevole malia di una metafora,
nell'ossessione dell'ossimoro velenoso.
Ogni giorno io nasco...
dal bacio struggente di una nuova poesia.
Perché le sue labbra febbrili sono carnose e dolci
come un vaso di miele;
perché nella sua saliva
ritrovo il sapore salvifico del sangue
mentre le membra si contorcono
in coreografie di torbida purezza.
Ogni giorno io nasco...
dal ventre violetto di una nuova poesia.
Perché è madre quel foglio bianco
che m'attende inquieto;
perché quale figlia devota non so servire che Lei;
perché nel liquido tepore del suo centro segreto
dolcemente m'incastro alla sorgente del sentire
dove le parole sono perle
e le emozioni non soffrono giudizi.
Ogni giorno... dalla poesia... io nasco!
Ogni giorno.... per la poesia... io muoio!

(Barbara De Palma)

venerdì 15 aprile 2011

Assunta Spina (Francesca Bertini) 1915

Superficialità ! (Марина Ивановна Цветаева)

Superficialità !
Caro peccato
Compagno mio e nemico mio carissimo!
Tu versasti il sorriso nei miei occhi
E la mazurka in tutte le mie vene.
Da te ho imparato a non tener l’anello
Non m’avrebbe la vita presa in sposa!
A cominciare a caso dalla fine,
E a finire però sempre daccapo.
A essere fuscello, e essere acciaio
In questa vita in cui si può sì poco...
A scioglier la tristezza con la cioccolata
E a sorridere in viso
a chiunque passa!

(Marina Cvetaeva)
(3 marzo 1915)

giovedì 14 aprile 2011

L' equilibrio ricercato del bianco e del nero

(Fotografia di Letizia Lamartire)

anime salve...Fabrizio De Andrè

Robert Urbański...immagini in bianco e nero


Cola sui rami
il nero. A densi grumi
scorre la notte.
(Carla De Bellis)

Ti ho sfiorato con l'acqua...

Ti ho sfiorato con l'acqua
dolce, silenziosamente,
per scoprire i segreti
della tua terra.
Dal tuo corpo abbandonato
...sul giaciglio d'erba del
sonno, volute di fumi
invisibili ricordavano
i profumi di quelle erbe
così antiche, così rare.
Piccole gocce sfuggivano
al loro percorso e si
perdevano nella notte
dei tuoi capelli.
In quel quadro di delicatezza,
muto, fremente, sognante,
non osavo toccarti con
la realtà delle mani.
(Mariella Soldo)
(tutti i diritti riservati, 2011)
 

l' uomo invisibile di James Whale

mercoledì 13 aprile 2011

Brassai

Il foglio bianco sullo schermo e' una voragine.
Mi ricorda che ogni espressione e' inutile e che le parole sono aborti. Muoiono prima ancora di essere scritte, corrose dalla lucidità.
Restano solo questi brandelli di frasi che prendono consistenza dalla loro inconsistenza.


martedì 12 aprile 2011

Ulysses

http://ideografie.blogspot.com/
"Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi."

(J. Joyce)

lunedì 11 aprile 2011

Callahan Harry

Billie Holiday

Il circo dei topi


in marcia impazzita informale parata....
rassegna vivente fluida corrente....
la linea che taglia l’estremo in opposti....
e amore odio sia....
.. ..
urla pagliaccio allo sputar dei fuochi....
oh sorellina dipingi col mago....
nel circo dei topi....
.. ..
sia baccano nel freddo silenzio....
consolare il tuo nobile pianto....
 
http://cattivocostume.blogspot.com
ESPLORANDO IL LABIRINTO DEI  CATTIVO COSTUME

Dalle cantine underground al primo concept album totalmente indipendente: l’indie rock irrompe sulla scena musicale snobbando l’industria musicale

domenica 10 aprile 2011

Manuel Alvarez Bravo

È considerato una delle figure che hanno più profondamente influenzato la fotografia messicana e latino-americana

IL MONDO IN BIANCO E NERO DI DAIDO MORIYAMA

Quella di Moriyama è una ricerca quotidiana senza fine. I bianchi e neri sono sempre contrastati. Le immagini, spesso sfocate, graffiate, sovraesposte o sgranate, tracciano l'esistenza di un fotografo on the road, di un "cacciatore" solitario, libero da legami con un luogo d'origine o da vincoli dettati dalle convenzioni sociali. Per Moriyama  non è importante il soggetto di una fotografia. Ciò che conta è l'esperienza, a prescindere da chi la vive. I suoi scatti infatti sono spesso fotografie di fotografie tratte da magazine, poster, pubblicità, televisione si mischiano a quelle scattate dal vivo
 

 

sabato 9 aprile 2011

Tina Modotti & Edward Weston







El cielo de tu tacto
amarillo cubría
el oculto jardín
de pasión y de música.
Altas yedras de sangre
abrazaban tus huesos.
La caricia del alma
-brisa en temblor- movía
todo lo que tú eras.
¡Qué crepúsculo bello
de rubor y cansancio
era tu piel! Estabas
como un astro sin brillo,
recibiendo del sol
la luz de tu contorno.
Sólo bajo tus pies era de noche.
Eres cárcel de música
de la música presa,
que intentaba escapar
en cada gesto tuyo,
pero que no podía salir
y se asomaba como un niño
a los cristales de tus ojos claros.

(Manuel Altolaguirre)

Barry Thornton ... pellicole bianconero

Inversnaid Bothy

Shropshire

Musica in bianco e nero

venerdì 8 aprile 2011

Sapienza amara



Non sono umano.
Non sono celestiale.
Non sono infernale.
Sono vicino agli dei, con l'orribile consapevolezza di essere solo me stesso.
Diverso non peggiore o migliore di altri, diverso.
Dal cuore forte straziato da lamiere di bronzo del tempo tiranno.
Mille specchi davanti ai miei occhi per vedere alle mie spalle ciò che lascio, camminando rigido su di un pavimento di fine ghiaccio.
Un passo alla volta, spesso rischiando nel continuare i miei intenti.
Sapendo che un giorno spezzerò la lastra, colando a picco come un fiero relitto, portando con me i segreti nel fondale oscuro.

(FOBOS)

L'uomo che ride di Paul Leni

 Tratto da un romanzo di Victor Hugo

giovedì 7 aprile 2011

Puzzle...l' uomo solo

Contatto MSN: emanuelepoki@hotmail.it

Fotografia...il pianoforte

Un minuto di poesia in bianco e nero...

Bianco e Nero

Qui mi ritrovo,
perso nel sonno
nel lento cammino,
il peso sulle spalle
dell'uomo cieco,
sangue e polvere
tra le ceneri e le fiamme...

Sembriamo marionette
mentre danziamo
in questo fiore che ci avvolge,
appesi come feti
con la schiena incrinata,
tutto sembra perfetto
mentre invece crolliamo...

Distante, la tua voce
frantuma le mie ossa
e miriadi di colori
sgorgano da esse,
scivolando
nel lago della mia memoria...

Dimentica il mio nome,
dimentica la mia voce,
dimentica il mio respiro e
lasciami bruciare
lentamente
tra le fiamme,
come una vecchia foto
in bianco e nero...

(Vittorio Barbera)

Io ARTE

http://www.ioarte.org

lunedì 4 aprile 2011

Nel nero profondo (Omaggio all'amica Mariella)


Per scrivere dovevamo rubare le parole, sviscerarle, rischiare la vita. Per scrivere dovevamo morire, resuscitare nelle poesie, reincarnarci in nuove forme letterarie. Senza i giudizi trionfanti sulle masse senza pensiero. Per scrivere ci buttavamo dai dirupi, cambiando religione per credere in nuovi paradisi.
Suicidio letterario…

Gatto nero Gatto bianco

domenica 3 aprile 2011

Kiki de Montparnasse and Berenice Abbott



(Man Ray)

LULU' E IL VASO DI PANDORA

Lulù (Louise Brooks), ex fioraia con ambizioni nel varietà, lavora in un cabaret. Passa con facilità da un letto ad un altro. È l’amante del dott. Peter Schön (Fritz Kortner). Il dottore vuole sposare la figlia del ministro degli interni e abbandonare Lulù. Intanto Lulù si fa scritturare come star della commedia musicale scritta dal figlio di Schön, Alwa (Franz Lederer). Lulù affascina Alwa, che lascia la fidanzata e la sposa. Alla festa delle nozze balla in maniera seducente con la contessa Geschwitz (che è innamorata di lei). Poco dopo il dottor Schön sorprende Lulù sulle ginocchia (con suggestioni erotiche) del vecchio Schilgoch (Carl Goetz). Pabst ci rivelerà poi che è suo padre.

Il settimo sigillo